Ippolito Ghezzi compì i propri studi teologici tra Siena e Firenze e qui perfezionò la propria formazione letteraria musicale e di composizione tanto da divenire a 29 anni maestro di cappella della cattedrale di Montepulciano. In questo periodo gli fu discepolo Domenico Cavalcanti, che lo sostituì nella direzione della cappella musicale quando il maestro decise di stabilirsi a Siena. All’allievo prediletto dedicò “Il Setticlave Canoro“, la sua più importante opera teorica, che lo rese celebre per avere per primo proposto la riforma della salmodia adottando le sette sillabe invece delle sei in uso sino a quel tempo. Considerato tra i musicisti del genere più noti, Ippolito Ghezzi fu maestro di valore e apprezzato scrittore di argomenti religiosi. Godette di grande reputazione come uomo coscienzioso a cui spesso si rivolgevano persone di cultura sia musicale sia letteraria.
L’evento, fortemente voluto dall’Opera della Metropolitana di Siena, vedrà protagonista la Cappella Musicale di San Giacomo Maggiore di Bologna che ha sede proprio presso quel convento agostiniano dove con ogni probabilità Ippolito Ghezzi ebbe occasione di risiedere visto che la maggior parte delle sue opere musicali fu stampata a Bologna. La Cappella Musicale è stata fondata nel 2006 con il preciso scopo di indagare, riscoprire e riproporre opere di musicisti dell’ordine agostiniano vissuti tra ‘500 e ‘700.
Nel corso dei secoli sono stati affrontati vari studi su autori agostiniani. L’ordine della regola di Sant’Agostino ha regalato infatti alla storia grandi teorici e musicisti. La Cappella Musicale di San Giacomo Maggiore di Bologna, in quest’ottica, ha portato a termine la registrazione delle opere in musica, ad oggi conosciute, di Padre Ghezzi. Per la casa editrice Tactus, sono usciti sei cd suddivisi in due cofanetti che hanno visto, nel corso di dieci anni, la partecipazioni di oltre 30 musicisti (provenienti da diverse parti d’Italia e alcuni anche dall’estero).Una grande operazione di recupero delle musiche, di trascrizione e revisione che, grazie alla passione dei musicisti e al sostegno e alla collaborazione della comunità del Convento di San Giacomo, ha potuto portare a termine questo non piccolo contributo alla storia della musica dei padri agostiniani.
Il concerto sarà ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Per informazioni 0577/286300