Nella Lettera ai Filippesi (2,
15), San Paolo invita a splendere “come stelle in terra”, a vivere
l’esperienza terrena come preludio a quella divina nella città degli eletti,
descritta nell’Apocalisse: “vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra” (21, 1).
La Gerusalemme celeste, cui si ispira il Duomo di Siena che
riluce di marmi policromi e inserti dorati, è una dimora accogliente, tutta
nuova, in cui i concittadini non verseranno più lacrime e non vi sarà “né
lutto, né lamento, né affanno, “perché le cose di prima sono passate” (21, 4).
Con l’auspicio di una nuova epoca di
pace e in conclusione delle stagioni della pandemia, con la speranza che gli
animi rinnovati siano propensi a riscoprire la divina bellezza delle Arti e dei
Monumenti, il Pavimento del Duomo di Siena sarà straordinariamente
scoperto a partire dal prossimo 27 giugno fino al 31 luglio e dal 18 agosto al
18 ottobre.
La piazza della Gerusalemme è
lastricata “di oro puro, come cristallo trasparente”, la “città non ha bisogno
della luce del sole, né della luce della luna perché la gloria di Dio la
illumina” e “le nazioni cammineranno alla sua luce”. Il cammino, il percorso
del visitatore all’interno della cattedrale, tarsia dopo tarsia si svolge
attraverso il sapere degli antichi filosofi e delle Sibille fino alle storie
bibliche, alla luce di Dio che si squarcia nel cielo di fronte a Mosè che
riceve in ginocchio le Tavole della Legge nel riquadro a commesso marmoreo
disegnato da Domenico Beccafumi.
Mosè quando salì sul monte Sinai per
ricevere le tavole di pietra da Dio “sotto i suoi piedi vi era come un
pavimento in lastre di zaffiro, simile in purezza al cielo stesso” (Esodo, 24,
10). Il colore puro dello zaffiro è un richiamo al Cielo, la sede di Dio.
D’altra parte, non in contrasto, ma
in una congiunzione dell’antichità classica con la sacralità, anche l’austera
Sibilla Cumana, in un riquadro della navata di destra della Cattedrale,
annuncia “un nuovo ordine di secoli”, il ritorno della Vergine e una nuova
stirpe che “scende dall’alto del cielo” (Virgilio, IV Egloga).
L’invito dell’Arcidiocesi di
Siena - Colle di Val d’Elsa - Montalcino, dell’Opera della
Metropolitana e di Opera Laboratori, costantemente
impegnati nella tutela e promozione del Pavimento, è quello di compiere una
visita con una maggiore consapevolezza, con un desiderio di rinascita verso la
“luce” di bellezza, sapienza e spiritualità “poiché non vi sarà più notte” (Apocalisse
21, 25).
Prenotando la visita al pavimento
della Cattedrale è possibile avere sul proprio smartphone l’audioguida
gratuita del complesso del Duomo oppure richiedere una visita
guidata. Con il QR Code presente su tutto il materiale informativo sarà
possibile inoltre assicurarsi l’accesso alla Cattedrale, evitando le code in
biglietteria, presentandosi direttamente agli accessi dei musei.
Per info +39 0577 286300