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Didattica

I Servizi Educativi dell’Opera della Metropolitana propongono, per le scuole di ogni ordine e grado, percorsi ed attività nell’intero complesso monumentale che comprende il Duomo, il Museo, il Battistero e la Cripta. Il progetto si rivolge agli studenti affinché siano coinvolti nella storia della cattedrale di Siena, dalle origini fino al XIX secolo. Per questo intendiamo promuovere una serie di percorsi didattici finalizzati ad una acquisizione di temi, modi, “statuti” della cultura senese, che non ubbidiscano a istanze settoriali e marginali, considerata la partecipazione della città a tendenze rappresentative dei più vasti movimenti artistici. La straordinaria ricchezza e la varietà delle collezioni presenti nel Complesso Monumentale del Duomo di Siena consentono ai docenti di integrare le attività del programma scolastico con percorsi mirati alla crescita culturale dei propri allievi.

I percorsi verranno condotti da storici dell’arte, tutti i giorni feriali.
È obbligatoria la prenotazione.

INFO E PRENOTAZIONI
tel. +39 0577 286300
opasiena@operalaboratori.com

Per informazioni dettagliate sui percorsi è possibile contattare l’ufficio cultura:

tel. +39 0577 530032
opacultura@operalaboratori.com

Sarà possibile scegliere tra:

PERCORSI DIDATTICI


I percorsi didattici (bambini dai 6 ai 12 anni), suddivisi per fasce d’età, approfondiscono alcune tematiche specifiche che raccontano il Duomo con l’intero complesso museale.

VISITE GUIDATE


Le visite guidate (scuole secondarie di primo e secondo grado) illustrano gli aspetti storico-artistici più rilevanti attraverso itinerari tradizionali.

SENA VETUS CIVITAS VIRGINIS

Il percorso si propone di avvicinare gli studenti alla conoscenza del culto mariano nella storia e nell’arte della città di Siena, con particolare riferimento alla cattedrale. Dalla Madonna “degli occhi grossi” alla Vetrata di Duccio con le Storie della Vergine, dalla Madonna del Voto alla Maestà e le storie che la corredano, questo itinerario mira all’apprendimento delle tipologie iconografiche relative alla Madonna per meglio comprendere la devozione del popolo senese alla sua “patrona”: Madonna in trono, Madonna dell’umiltà, Madonna del latte, Storie della vita della Vergine fino alla Assunzione. Durante l’itinerario verranno inoltre esaminate le tecniche e i materiali utilizzati nelle opere prese in esame.

IL CANTIERE MEDIEVALE

Nell’ambito del secondo percorso saranno presentate le varie fasi costruttive della Cattedrale, dalle origini fino agli interventi più moderni. In questa prospettiva, sarà illustrato il compito dell’Opera della Metropolitana, fin dal Medioevo impegnata nella fabbrica del Duomo grazie all’intervento di architetti, scultori, maestranze, ecc. Particolare rilievo sarà dato alla visita della “cripta”, delle “ex fonderie” e dei resti del cosiddetto “Duomo nuovo” in Piazza Jacopo della Quercia.

IL CANTIERE MEDIEVALE

Nell’ambito del secondo percorso saranno presentate le varie fasi costruttive della Cattedrale, dalle origini fino agli interventi più moderni. In questa prospettiva, sarà illustrato il compito dell’Opera della Metropolitana, fin dal Medioevo impegnata nella fabbrica del Duomo grazie all’intervento di architetti, scultori, maestranze, ecc. Particolare rilievo sarà dato alla visita della “cripta”, delle “ex fonderie” e dei resti del cosiddetto “Duomo nuovo” in Piazza Jacopo della Quercia.

PAVIMENTO DEL DUOMO DI SIENA

La cattedrale di Siena conserva numerosi capolavori di ogni epoca, ma l’opera per più versi eccezionale, è il pavimento, realizzato con la tecnica del graffito e del commesso marmoreo. Si tratta del “più bello…, grande e magnifico pavimento che mai fusse stato fatto”, secondo la definizione di Giorgio Vasari, frutto di un programma che si è realizzato attraverso i secoli, a partire dal Trecento fino all’Ottocento. I cartoni preparatori per le cinquantasei tarsie furono forniti da importanti artisti tutti “senesi”, tranne il pittore umbro Bernardino di Betto detto il Pinturicchio, autore, nel 1505, della tarsia con il Monte della Sapienza. Dallo studio iconografico delle diverse figurazioni emerge con forza un programma unitario che guida il percorso dall’ingresso al “castissimo tempio della Vergine”, attraverso il messaggio dei filosofi antichi, le profezie delle Sibille, la storia del popolo ebraico, le vicende della salvezza compiuta e realizzata dalla figura del Cristo, costantemente evocato e mai rappresentato nel pavimento, ma presente sull’altare, verso cui converge l’itinerario artistico e spirituale.

LA RIEVOCAZIONE DELL’ANTICO NELL’ARTE DEL RINASCIMENTO

Nell’ambito di tale percorso sarà evidenziato il ruolo dei classici in epoca rinascimentale. La riscoperta dell’antico riguarda sia lo stile degli artisti (Jacopo della Quercia, Vecchietta, Donatello, Michelangelo, ecc.) che il recupero di particolari soggetti. In questa ottica saranno illustrati alcuni riquadri del pavimento del Duomo raffiguranti personaggi dell’antichità (Sibille, filosofi, ecc.), gli affreschi della Libreria Piccolomini (con le gesta di papa Pio II), il fonte del Sabato Santo nella Cappella del Battista (con le Storie di Ercole abbinate a quelle della Genesi), il fonte battesimale del S. Giovanni, i dipinti del Museo dell’Opera risalenti al XV e al XVI secolo.

LA RIEVOCAZIONE DELL’ANTICO NELL’ARTE DEL RINASCIMENTO

Nell’ambito di tale percorso sarà evidenziato il ruolo dei classici in epoca rinascimentale. La riscoperta dell’antico riguarda sia lo stile degli artisti (Jacopo della Quercia, Vecchietta, Donatello, Michelangelo, ecc.) che il recupero di particolari soggetti. In questa ottica saranno illustrati alcuni riquadri del pavimento del Duomo raffiguranti personaggi dell’antichità (Sibille, filosofi, ecc.), gli affreschi della Libreria Piccolomini (con le gesta di papa Pio II), il fonte del Sabato Santo nella Cappella del Battista (con le Storie di Ercole abbinate a quelle della Genesi), il fonte battesimale del S. Giovanni, i dipinti del Museo dell’Opera risalenti al XV e al XVI secolo.

LA SCULTURA NEL DUOMO DI SIENA

Nella cattedrale di Siena si conservano numerose sculture, capolavori dell’arte di ogni tempo, realizzati da alcuni fra i massimi artisti: Nicola Pisano, che realizzerà tra la fine del 1265 e il novembre 1268 il celebre Pulpito, Donatello al quale spetta un’intensa effigie bronzea di San Giovanni Battista conservata nell’omonima cappella (1455 ca.-1457), Michelangelo, che eseguirà quattro statue inserite nelle nicchie dell’Altare Piccolomini per volontà del cardinale Francesco Tedeschini Piccolomini (1501), Gian Lorenzo Bernini, autore delle statue con San Girolamo e Maria Maddalena realizzate a Roma tra il 1661 e il 1663 e collocate in due nicchie della Cappella del Voto.

LA PITTURA NEL DUOMO DI SIENA

Le pitture del Duomo di Siena, tavole, tele e cicli a fresco, si presentano come un repertorio ricco e articolato, non solo dell’arte senese, ma anche del più ampio panorama culturale italiano, dal XIII fino al XIX secolo. L’esemplare più antico è costituito dalla cosiddetta Madonna del Voto, attribuita a Dietisalvi di Speme, una delle opere di maggiore significato religioso e civico per la città di Siena; il Rinascimento è ben rappresentato dalle sfavillanti decorazioni della Libreria Piccolomini, costruita sul fianco sinistro della cattedrale, ove prima sorgevano i locali della vecchia canonica. Di fianco alla Libreria, nella Cappella del Battista, la biografia di San Giovanni si snoda in una serie di scene dipinte ancora da Pinturicchio, ma in parte rifatte da Francesco Rustici e Cesare Maccari. Artisti dell’epoca manierista (Domenico Beccafumi), tardomanierista (Ventura Salimbeni), barocca (Carlo Maratti), pittori caravaggeschi, come Mattia Preti hanno, inoltre, contribuito ad arricchire, nel corso dei secoli, una delle cattedrali più insigni d’Europa.

LA PITTURA NEL DUOMO DI SIENA

Le pitture del Duomo di Siena, tavole, tele e cicli a fresco, si presentano come un repertorio ricco e articolato, non solo dell’arte senese, ma anche del più ampio panorama culturale italiano, dal XIII fino al XIX secolo. L’esemplare più antico è costituito dalla cosiddetta Madonna del Voto, attribuita a Dietisalvi di Speme, una delle opere di maggiore significato religioso e civico per la città di Siena; il Rinascimento è ben rappresentato dalle sfavillanti decorazioni della Libreria Piccolomini, costruita sul fianco sinistro della cattedrale, ove prima sorgevano i locali della vecchia canonica. Di fianco alla Libreria, nella Cappella del Battista, la biografia di San Giovanni si snoda in una serie di scene dipinte ancora da Pinturicchio, ma in parte rifatte da Francesco Rustici e Cesare Maccari. Artisti dell’epoca manierista (Domenico Beccafumi), tardomanierista (Ventura Salimbeni), barocca (Carlo Maratti), pittori caravaggeschi, come Mattia Preti hanno, inoltre, contribuito ad arricchire, nel corso dei secoli, una delle cattedrali più insigni d’Europa.

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